Disinfestazione da imenotteri

"Dio fece le api, il diavolo le vespe"

(proverbio nordico)

Generalità

Occorre premettere che è da ritenere del tutto naturale l’occasionale presenza di qualche ape, vespa, calabrone od altro insetto pungente, attirati nei pressi od all’interno delle abitazioni da aromi, residui alimentari (in particolare sostanze zuccherine, carne, ecc..) o da condizioni climatiche più favorevoli (temperature più favorevoli rispetto all’esterno, ecc..), soprattutto in edifici circondati da abbondante vegetazione o in aree verdi.
Un problema diverso è invece legato alla possibilità che api, vespe o calabroni nidifichino negli edifici o nelle aree cortilive o verdi di pertinenza degli stessi. In questo caso può aumentare considerevolmente il rischio di trovarsi inconsciamente nelle prossimità di un nido o lungo percorsi di volo degli insetti, con conseguente possibilità di indispettirli inavvertitamente.


Disinfestazione

La nostra associazione si occupa di disinfestazioni da imenotteri aculeati (vespe comuni, di terra e calabroni).
Per questo tipo di interventi abbiamo una squadra specializzata e molto preparata per la rimozione dei nidi in qualsiasi posto essi si trovino, questo grazie al grande numero di interventi alle spalle dei Volontari. Ogni anno effettuiamo interventi presso abitazioni private o aziende sparse nel territorio.
Specialmente i Vespa Crabro (calabroni) sono pericolosi, le loro punture sono molto dolorose e possono portare anche a shock anafilattici in soggetti allergici.

Per questo è molto importante far rimuovere eventuali nidi in prossimità di luoghi frequentati da persone.


Cosa fare in caso di puntura

Il veleno degli Imenotteri aculeati (cioè api, vespe e calabroni) è formato da più sostanze che provocano una reazione dolorosa nel punto di inoculo, con lesioni locali, gonfiore, arrossamento, eruzione cutanea di diversa entità in base alla sensibilità individuale ed alla zona colpita: trafittura del cavo orale o in viso sono più gravi che in altri parti del corpo.


La situazione veramente drammatica si ha quando la persona punta è gravemente allergica al veleno, per cui insorge uno shock anafilattico che comporta, oltre alla sintomatologia cutanea, anche difficoltà respiratorie, edema della glottide, caduta della pressione e perdita di conoscenza: in questi casi è necessario ricorrere senza indugio all’intervento medico.
Nei casi, per fortuna molto più frequenti, di reazioni solo locali, è importante mantenere la calma, applicare sulla lesione impacchi freddi per alleviare il dolore e la reazioni infiammatoria, utilizzare pomate antistaminiche.


Consultare un medico solo nel caso in cui il dolore persista 24 ore dopo la puntura.